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Relegato per secoli ai margini della nostra tradizione poetica, il corpo occupa nel Novecento un ruolo centrale in letteratura, a seguito dell'affermarsi di nuove prospettive scientifiche e culturali che - a partire dalla psicoanalisi freudiana - modificano l'idea di soggetto e costringono a mettere in discussione certezze e valori del passato. Attraverso l'analisi di dodici delle più rappresentative opere in versi contemporanee, lungo un percorso che dall'avvio del Novecento rappresentato qui dall'Alcyone di Gabriele d'Annunzio giunge alle soglie del terzo millennio, il volume indaga il significato del corpo nella poesia italiana, considerandolo sia nel suo valore tematico di oggetto del testo poetico sia come soggetto ispiratore di modalità linguistiche capaci di inaugurare inedite tecniche percettive e espressive e di superare i limiti stilistici preesistenti.